Breve storia del CLIL al Benini
Una breve storia del Clil al Benini
Il Clil nasce al Benini grazie all’iniziativa di due docenti di inglese molto innovative, Fiorenza Iori ed Ernestina Persico che, nel lontano 2003, portano al Collegio dei docenti questa nuova metodologia di insegnamento insieme a e-twinning.
Da allora si mette in atto un processo di formazione di alcuni docenti dell’Istituto al fine di assicurare almeno agli studenti delle classi quinte l’opportunità di sperimentare qualche modulo Clil.
Inizialmente il Clil viene visto con perplessità dagli altri docenti di lingue, ma si avvia comunque una sperimentazione in due classi prime di due moduli di diritto/economia in inglese, sui temi del Welfare State e della Globalizzazione e in una terza un modulo di storia dell’arte. I docenti DNL coinvolti sono Ettore Scorsetti e Sara Marsico. I moduli sono progettati dai docenti di inglese e di DNL in stretta collaborazione, con un apposito progetto, finanziato dal Fondo di Istituto. Inizia in questo modo un esperimento utilissimo, perché svolto in compresenza. Le/i due docenti si osservano e si aiutano reciprocamente. I docenti DNL, in particolare, apprendono nuove metodologie e le trovano molto più coinvolgenti della lezione frontale partecipata utilizzate nelle lezioni in italiano e iniziano ad utilizzarne alcune anche nelle loro lezioni.
L’anno seguente il Clil è replicato a costo zero e poi si perde per via del pensionamento delle docenti di inglese.
La prof. Marsico, che nel frattempo ha seguito con le docenti alcuni seminari e due corsi online di 100 ore ciascuno sul Clil, organizzati dall’Ispettrice Langè, ritiene utile proseguire nella formazione su questa nuova modalità di insegnamento, anche perché in Unione Europea si sta sviluppando molto. Decide di ottenere la certificazione First nel 2007 e di chiedere che un gruppo di docenti dell’istituto si certifichi PET. Questa certificazione sarà quindi ottenuta dopo un corso di preparazione da alcuni docenti dell’Istituto, tra cui Menna, Bergamaschi ed altri.
Nel 2012 i docenti Bergamaschi, Oldoni (in possesso di Certificazione C2), Rischitelli, Marsico Masoch e Menna, seguono il corso per la preparazione del TKT CLIL all’International House di San Donato e superano l’esame. In questo corso imparano un insieme di metodologie attraverso le quali veicolare contenuti di discipline non linguistiche attraverso la lingua (in questo caso l’inglese).
Sempre in quell’anno Sara Marsico è selezionata per un Comenius di 15 giorni a Oxford di metodologia Clil, dove perfeziona la sua conoscenza del Clil e delle metodologie.
Nel frattempo il Ministero richiede che, a partire dall’anno scolastico 2015, in tutte le quinte di ogni indirizzo di studi almeno una materia sia insegnata in modalità CLIL.
L’anno seguente il prof. De Santis viene selezionato per un corso Comenius metodologico Clil a Portsmouth.
Nel 2014 Sara Marsico ottiene la certificazione CAE (C1) e nel successivo anno insieme a Deborah Oldoni frequenta il corso metodologico-didattico Clil di 500 ore alla Università Cattolica di Milano. Nel frattempo sia lei che la prof. Oldoni sperimentano alcuni moduli Clil nelle classi quarte e quinte e il prof. Magliano, che ha la certificazione FIRST ed è entrato a far parte dell’organico della scuola, sperimenta moduli Clil nel triennio di economia diritto e relazioni internazionali.
Nel 2015 la prof. Masoch ottiene la valutazione B1+ in un corso di 170 ore.
Altri docenti, come il prof. De Masi, la prof. Capelli, la prof. Zaganelli, il prof. Rischitelli, la prof. Pagetti, la prof. Barba, sperimentano moduli Clil in diverse discipline negli anni.
Nel corso metodologico-didattico sono state date delle indicazioni riguardo a chi si occupa di CLIL nelle scuole (Commissioni e Referenti). In particolare è stato chiesto di condividere quanto appreso con i colleghi che sperimentano moduli Clil nell’Istituto, in merito alla didattizzazione dei testi, alla semplificazione degli stessi, alle strategie educative e alle metodologie, sempre più student-focused e meno teacher-focused, sulla opportunità di sensibilizzare altri docenti sulla necessità di ottenere almeno la certificazione First, sulla ricognizione dei moduli sperimentati da tutti i docenti dei vari indirizzi di studio dell’Istituto, sul coinvolgimento dei docenti di inglese, sulla necessità di diffondere la metodologia Clil a più classi possibili, individuando docenti che possano intraprendere un percorso di autoformazione e di formazione all’interno dell’Istituto, gestito da colleghi già formati oppure autonomamente in corsi di formazione.
Il Clil è un MARE MAGNUM in cui tutti suggeriscono strategie e su cui tutti hanno opinioni diverse. Per evitare di scontrarsi su questioni legate ai propri punti di vista, maturati nella formazione seguita da ognuno dei docenti, potremmo dire che su un punto tutti sono d’accordo: il Clil non è lezione frontale, nemmeno partecipata, in lingua straniera, ma insegnamento della materia in lingua inglese attraverso l’acquisizione di metodologie orientate a mettere al centro della lezione lo studente e non il docente, a trasformare il ruolo del docente in quello di un facilitatore dell’apprendimento e guida dello studente.
Per cominciare quindi si potrebbero indicare linee guida minime da seguire nella preparazione di una lezione clil:
- Le quattro C: Cognition, Content, Communication, Culture (Citizenship)
- Lo sviluppo delle quattro “activity”: listening, writing, reading, speaking
- Lo sforzo di individuare le competenze che si vogliono sviluppare con una lezione e con una verifica, sforzo che potrebbe rivelarsi utile anche per applicare finalmente la valutazione per competenze anche nelle lezioni in lingua italiana.
I compiti della Referente CLIL sono:
1) raggruppare e ordinare le diverse esperienze presenti in Istituto
2) Iniziare un proficuo rapporto di confronto con i docenti di lingua inglese e straniera in generale sul CLIL
3) formare alla metodologia CLIL i docenti di discipline non linguistiche interessati
4) essere punto di riferimento per problemi e questioni che dovessero insorgere nell’attività CLIL
5) contribuire a far conoscere l’esperienza CLIL ad altri ordini di scuola presenti sul territorio
6) incentivare, in collaborazione con i docenti di lingua l’acquisizione da parte dei docenti di certificazioni B2 nell’Istituto
7) incentivare la partecipazione dei docenti che effettuano esperienze clil come accompagnatori, insieme ai docenti di lingua, in stage linguistici o esperienze di alternanza scuola lavoro internazionale, al fine di una formazione continua sulla lingua dei Dnl
8) favorire la partecipazione di docenti DNL a esperienze Erasmus plus in Paesi stranieri
9) segnalare ai docenti DNL esperienze di formazione sul territorio
Nel 2016 si è costituita in modo stabile una Commissione Clil/Internazionalizzazione, che però nel primo anno ha concentrato i suoi sforzi nella partecipazione all’Erasmus plus, ottenendo buoni risultati.
Nell’anno 2017 è iniziato un confronto con i/le docenti del Dipartimento di inglese e una collaborazione con le docenti Angeli e Barba nel supporto ai docenti DNL.
Nell’anno 2018 il prof. Magliano ha conseguito la certificazione C1 e il Master CLIL ed è attivo con moduli CLIL nella disciplina di economia.