9 maggio 2020 giornata Vittime del terrorismo
Circolare n.365
Melegnano, 8 Maggio 2020
Prot. n. 365 C.I.
AI DOCENTI
AGLI ALUNNI
ALLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI
p.c. Al DSGA
Oggetto: Celebriamo il 9 maggio, Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice e Festa dell’Europa
Il 9 maggio è un giorno importante per due motivi, uno nazionale ed uno internazionale
È il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice, ricorrenza istituita con la legge 56/2007 in memoria di Peppino Impastato e Aldo Moro, uccisi il 9 maggio 1978, rispettivamente da mafia e Brigate Rosse.
Numerosissimi sono i motivi per ricordare sempre a noi stessi/e ed ai/alle nostri/e studenti i meriti di questi due uomini, che hanno pagato con la vita il loro impegno per la costruzione di una società basata sui valori della legalità, della solidarietà e della giustizia sociale.
A noi, in quanto comunità scolastica, piace ricordare in modo particolare che Aldo Moro è stato tra i Padri Costituenti e primo firmatario dell’Ordine del giorno approvato all’unanimità l’11 dicembre del 1947 in cui si afferma: «L’Assemblea Costituente esprime il voto che la nuova Carta Costituzionale trovi senza indugio adeguato posto nel quadro didattico della scuola di ogni ordine e grado».
Nel 1958 poi, quando Moro viene nominato Ministro dell’Istruzione, mantiene la promessa costituzionale e istituisce l’insegnamento obbligatorio dell’Educazione Civica nelle scuole medie e superiori.
Nello stesso tempo, come fili incrociati e destinati a tessere la stessa tela, Peppino Impastato nasce il 5 gennaio del 1948 insieme alla Costituzione della Repubblica Italiana. Nel 1967 partecipa alla Marcia della protesta e della speranza, organizzata da Danilo Dolci, dalla Valle del Belice a Palermo, che vede sfilare «gruppi di giovani, con cartelli inneggianti alla pace e allo sviluppo sociale ed economico della nostra terra».
Il loro contributo alla nostra storia politica, culturale e civile è altissimo ed è nostro dovere ricordali e tramandarne la memoria ai/alle nostri/e giovani.
Il 9 maggio è anche il Giorno europeo o Festa dell’Europa, in ricordo del 9 maggio 1950 in cui Robert Schuman presentò il piano di cooperazione economica, ideato da Jean Monnet ed esposto nella Dichiarazione Schuman, che segnò l’inizio del processo d’integrazione europea.
Il 9 maggio è anche il giorno successivo alla firma della resa nazista per mano sovietica, a seguito della cattura di Hermann Göring e Vidkun Quisling, con conseguente caduta definitiva del nazifascismo e fine della seconda guerra mondiale, inizio, dunque, della pace e della ricostruzione.
In questo tempo di pandemia e con l’avvio della fase 2, il 9 maggio per noi oggi può essere occasione di riflessione su quello che sarà il momento della nostra ricostruzione, dopo questa pandemia che ha travolto le nostre esistenze, così come travolte furono le vite di chi aveva attraversato gli anni della guerra e quelli di piombo.
Ma dall’esempio del passato e avendo come guida e faro i valori civili ed etici della nostra Carta Costituzionale, possiamo avere l’opportunità di pensare a ridisegnare un mondo diverso rispetto a quello che ci stiamo lasciando alle spalle, in un’ottica di unità, rispetto dell’altro/a e del pianeta, centralità della persona e legalità, valori testimoniati da Aldo Moro, Peppino Impastato e da tutti/e coloro che hanno sognato un’Europa unita all’indomani della seconda guerra mondiale.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
prof. Marco De Giorgi
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art.3, comma 2 del D.Lgs. n.39/1993)