Ultima modifica: 14 Dicembre 2023

Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico 2023.24

VISTO il DPR 275/1999, Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, e in particolare gli artt. 3 4 e 5, comma 1;

VISTO l’art. 1 del Dlgs 59/98 e l’art. 25 del Dlgs 165/2001 con i quali si affidano al DS compiti di gestione unitaria dell’unità scolastica, conferendo al medesimo autonomi poteri di direzione, di coordinamento, di gestione e valorizzazione delle Risorse Umane, nel rispetto delle competenze degli OO.CC.;

VISTE le competenze del Collegio dei docenti di cui all’art. 7 del Testo Unico n. 297/94;

VISTA la Legge 107/2015, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, in particolare il comma 14, punto 4 in base al quale “Il piano è elaborato dal collegio docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d’istituto”;

VISTO il DPR 249/98 così come modificato dal DPR 235/2007 Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;

CONSIDERATI il DM139/2007; il DPR 122/2009; il D.LGS.13aprile 2017, n.62, Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107.

VISTO il DM 211/2010 Indicazioni nazionali per i Licei;

PRESO ATTO della Nota MIUR n. 1143 del 17/5/2018, dove si indica L’autonomia scolastica quale fondamento per il successo formativo di ognuno, e il relativo Documento di lavoro “L’autonomia scolastica per il successo formativo”, nel quale si mette in evidenza la possibilità di utilizzare scelte strategiche organizzative, che permettano di progettare curricoli inclusivi per personalizzare i percorsi, valorizzando le potenzialità di ogni studente e ponendo la valutazione come una fondamentale leva di processo per innescare il cambiamento;

VISTA la Raccomandazione del Consiglio Europeo del 22 maggio 2018, relativa alle Competenze chiave per l’apprendimento permanente;

TENUTO CONTO del Piano dell’Offerta Formativa 2022-2025, nella logica di una continuità finalizzata al miglioramento dei processi didattici e organizzativi;

RACCOLTE le istanze e le osservazioni provenienti da docenti, studenti, famiglie, nonché dagli interlocutori istituzionali e culturali presenti sul territorio,

VISTO l’Atto di indirizzo MIM 2023

Nel generale contesto di nuove azioni messe in campo dal MIM diventa cruciale rafforzare sempre più il dialogo e la collaborazione tra tutte le componenti della comunità scolastica: l’azione deve tendere a garantire a tutti l’esercizio sereno e proficuo del diritto allo studio nelle sue varie componenti, anche puntando a una rinnovata alleanza tra famiglia e scuola, rivolta allo sviluppo integrale della persona. Altresì, attraverso le misure del PNRR occorre promuovere interventi strutturali e organizzativi volti a favorire una scuola sicura per tutti e di tutti, favorendo in modo sempre più rinforzato l’inclusione dei più fragili, contrastando la dispersione scolastica, realizzando efficaci azioni per il rilancio dell’attività motoria e sportiva scolastica, implementando le misure di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, garantendo agli studenti spazi sicuri e idonei agli apprendimenti, spazi adeguati ai mutevoli bisogni didattico-educativi, assicurando un reale pluralismo educativo con misure nei confronti delle scuole paritarie. Per gestire in modo consapevole la significativa complessità dimensionale dell’ecosistema Scuola diventa cruciale definire un Piano per semplificare la scuola da un punto di vista normativo, di innovazione organizzativa e sotto il profilo degli interventi operativi e tecnologici.

Per la costruzione del nuovo modello Scuola, sempre nell’ottica di una nuova e proficua alleanza, diventa fondamentale garantire un confronto costante e continuo con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze delle Istituzioni locali. Un rilievo importante sarà dato alle voci del Territorio.

Gli ambiti di intervento, nonché gli strumenti organizzativi e gestionali, sono di seguito indicati: 1) Promuovere il miglioramento del sistema scolastico attraverso la valorizzazione del personale della scuola 2) Promuovere processi di innovazione didattica e digitale e valorizzare i processi di insegnamento e di apprendimento 3) Potenziare l’offerta formativa nei diversi ordini del Nostro Istituto, anche in chiave orientativa 4) Garantire a tutti il diritto allo studio 5) Supportare il processo di rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico 6) Semplificare l’organizzazione scuola 7) Rafforzare la capacità amministrativa e gestionale dell’Istituzione scolastica.

Il rinnovamento delle metodologie didattiche è funzionale al miglioramento della qualità dei processi di apprendimento e alla riduzione del fenomeno della dispersione scolastica, anche nell’ambito delle azioni del PNRR. È pertanto necessario promuovere la sperimentazione, la didattica e le attività laboratoriali attraverso l’investimento in ambienti innovativi e la diffusione di nuove pratiche didattiche, anche attraverso il ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e il sostegno allo sviluppo della didattica orientativa, nel quadro della “Scuola 4.0”, al fine di consentire una maggiore personalizzazione dei processi di apprendimento degli studenti, rafforzando le competenze che sono dagli stessi acquisite in esito al percorso scolastico.

Il rafforzamento della dimensione laboratoriale e orientativa del servizio scolastico è fondamentale per la valorizzazione delle potenzialità degli studenti in ragione dei traguardi raggiunti e secondo le aspirazioni di ciascuno.

In una prospettiva orientativa è pertanto fondamentale la valorizzazione delle competenze e dei talenti della persona che apprende, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione, in maniera congeniale al suo percorso individuale, alle sue aspirazioni, alle sue capacità e tenendo conto delle sue fragilità, al fine di promuovere lo sviluppo armonico e integrale di ogni persona e realizzare un apprendimento lungo tutto l’arco della vita. L’orientamento è cruciale per ridurre il tasso della dispersione scolastica e l’insuccesso professionale. Con l’adozione della riforma PNRR sull’orientamento e con l’approvazione delle relative linee guida diviene assolutamente necessario intraprendere azioni orientative sistematiche nelle ultime tre classi della secondaria di secondo grado, anche attraverso la figura del docente tutor. In tale contesto è anche necessario potenziare le competenze nelle discipline STEM attraverso la costruzione di curricoli flessibili, articolati in percorsi di apprendimento ed esperienze formative coerenti con la realtà produttiva del territorio di appartenenza.

È necessario garantire a tutti l’esercizio sereno e proficuo del diritto allo studio, fondato su una rinnovata alleanza tra famiglia e scuola, in tutte le sue componenti, e finalizzato allo sviluppo integrale della persona. Occorre inoltre promuovere interventi strutturali e organizzativi finalizzati a favorire il più possibile l’inclusione dei più fragili, degli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento, e in generale a contrastare la dispersione scolastica. Anche l’educazione motoria e sportiva, secondo le peculiarità delle diverse fasi di accrescimento, favorisce il corretto sviluppo psicomotorio, si ripercuote positivamente anche sulle capacità cognitive, espressive, relazionali, con ciò costituendo un importante strumento di lotta alla dispersione scolastica.

È necessario pensare alla riqualificazione delle infrastrutture edilizie scolastiche, nonché al superamento delle barriere architettoniche e alle problematiche di efficientamento energetico, attendendo dagli enti territoriali per la realizzazione dei relativi interventi.

Al fine di assicurare più servizi alle famiglie e agli studenti, nonché alleggerire l’Istituzione scolastica da numerosi adempimenti amministrativi a carico delle scuole e delle famiglie, è fondamentale predisporre un Piano generale di semplificazione, articolato su tre livelli di intervento: – semplificazione normativa; – innovazione procedimentale /amministrativa; – innovazione organizzativa/tecnologica.

Il Dirigente Scolastico individuerà modalità di formazione e valorizzazione da proporre al personale in servizio, sostenendone la crescita professionale, individuando i gap di competenze e intensificando le iniziative di formazione specifica, promuovendo, altresì, strategie dirette ad assicurare, anche attraverso l’implementazione del ricorso a modalità innovative di svolgimento della prestazione lavorativa, la migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e l’accrescimento del benessere organizzativo.

In linea con le previsioni del Piano nazionale anticorruzione (PNA) e con le indicazioni specifiche contenute nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza (PTPCT) del Ministero, saranno promosse tutte le azioni necessarie a garantire l’integrale rispetto del quadro normativo vigente in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza delle Pubbliche amministrazioni.

Il merito va declinato come attitudine e capacità di valorizzare i talenti e le capacità di ciascuno studente, senza che nessuno di questi resti indietro, e quindi anche nell’ottica della personalizzazione dei percorsi. A tal fine, a livello centrale si intende favorire l’accesso ai più alti gradi di istruzione degli studenti meritevoli in condizioni economiche svantaggiate, attraverso un sistema di borse di studio per merito.

Resta fondamentale proseguire in una impegnata attuazione delle misure del PNRR, conseguendo i relativi target e milestone, nonché garantendo il coordinamento con le altre azioni di MIM, USR, UST, Ambito 24, in un’ottica integrata di sistema.

Claudio A. D’Antoni




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